È ora disponibile il Volume “Intelligenza Artificiale e Responsabilità”, a cura del Prof. Ugo Ruffolo ed edito da Giuffrè Editore, Milano, che, con prefazione del Prof. Paciullo, Rettore dell’Università S. di Perugia, raccoglie una serie di saggi ad opera di giuristi accademici ma al tempo stesso professionalmente operativi (sono autori: U. Ruffolo, già Ordinario Dir. Civ. - Univ. Bologna; M. Costanza e F. Di Giovanni, Ordinari Dir. Priv. - Univ. di Pavia e di Bari; A. Amidei, Dottore di ricerca - Univ. Bologna).
Il Volume si pone l’obiettivo di portare contributo alla fondazione di una “lex robotica” capace di offrire adeguata mediazione giuridica all’ingresso dell’artificial intelligence non soltanto nella realtà produttiva, ma anche nella vita quotidiana di ognuno di noi. Nel censire le possibili conseguenti nuove forme di responsabilità derivanti in capo agli operatori di settore e le relative tutele di possibili soggetti lesi, vengono, così, poste a confronto le ventilate esigenze di evoluzione legislativa con le possibili risposte interpretative offerte dalla normativa esistente.
La problematica è di estrema attualità: basti solo pensare alle prossime automobili self-driving (o, domani, driverless); alle svariate forme di automazione produttiva; ai sempre più diffusi ritrovati “intelligenti” e self learning nel settore medico farmaceutico (dal robo-chirurgo agli esoscheletri e protesi “intelligenti”); alle forme di automazione nella contrattualistica; al se e quando il robot “intelligente” cesserà d’essere “cosa” per ricevere una qualche forma di “personificazione” e/o di diretta responsabilizzazione (e titolarità di cespiti patrimoniali); al dibattito fra gli apocalittici che vedono la A.I. come causa di disoccupazione di massa o addirittura di estinzione dell’umanità e gli “interpreti” che in essa vedono la sperata fonte di liberazione dalla fatica; ai differenti approcci di regolamentazione del sistema nell’universo anglofono (common law) rispetto a quello dell’Europa continentale e dei paesi a larga codificazione (civil law); al robo-giudice, al robo-cop ed al robo-soldato (negli USA qualche corte ricorre al primo per la quantificazione della pena; all’ONU si discute sui limiti d’affidamento di armi letali al robo-soldato capace di decisione autonoma); alle responsabilità anche remote di chi contribuisce alla fabbricazione di entità con intelligenza self-learning… Da qualche tempo anche il legislatore europeo sta iniziando a prendere coscienza della necessità di un intervento organico in materia: profili anche questi attentamente analizzati nel Volume.